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1) Dizion. 5° Ed. .
ATTENENZA e ATTINENZA.
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ATTENENZA e ATTINENZA.
Definiz: Sost. femm. L'essere attenente, L'aver rapporto.
Definiz: § I. Per Relazione di parentela, d'amicizia, o simili. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 331: Sono da voi tenuti nel ruolo degl'inimici per la pura attenenza che in lor mirate con chi fu l'ardito di farvela [la ingiuria].
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 4: Creder si può, che questo rovescio abbia riguardo a Plotina, sì per il tempo, sì per l'attenenza e obblighi verso Adriano.
Definiz: § II. Per Ciò che s'attiene o s'appartiene a checchessia, Appartenenza. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 57: Ho fatto pensiero di fargli un ricco e bel paramento di camera con tutte le sue attenenze.
Esempio: Baldin. Vit. Brunell. 19: Vi si vedeva ancora tutta la piazza che lo circonda [il tempio di S. Giovanni] da ogni parte con tutte le sue attenenze.
Esempio: E Baldin. Art. Int. 96: Volle aver cognizione dell'esser suo e dei parenti e d'ogni altra più minuta attenenza di sua persona.
Esempio: Magal. Operett. var. 89: Sono nove magistrati, i quali tutti co' medesimi nomi, con le medesime giudicature, cariche e attenenze, si trovano replicati in tutte le città del regno.